La gestione efficace delle informazioni relative alle modalità di svolgimento delle attività, mediante la loro formalizzazione scritta, rappresenta uno strumento di governo clinico e di gestione del rischio, in quanto la gestione del sistema documentale attraverso un processo rigoroso di redazione condivisa,
I regolamenti sono la raccolta sistematica dei requisiti che bisogna ottemperare nello svolgimento di uno specifico processo o nell'utilizzo di un dispositivo (informatico, elettromedicale,…)
Le procedure descrivono i compiti, le responsabilità e modalità di esecuzione di un processo. Una Procedura Generale è una procedura con applicazione tra due o piu Servizi / Unità Operative costituenti il Sistema di Gestione per la Qualità.
I moduli sono documenti che riportano informazioni documentate affinché si possa avere fiducia nel fatto che i processi sono condotti come pianificato.
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Gli Alert del sistema di gestione per la qualità e rischio clinico intendono attirare l'attenzione su eventi potenzialmente rischiosi o eventi avversi segnalati da operatori dell'azienda con l'incident reporting.
Sono «raccomandazioni di comportamento clinico, elaborate mediante un processo di revisione sistematica della letteratura e delle opinioni di esperti, con lo scopo di aiutare i medici e i pazienti a decidere le modalità assistenziali più appropriate in specifiche situazioni cliniche».
Il 5 maggio pv presso l'auditorium A. Mazzeo del PO Vittorio Emanuele di Catania, in occasione della XVIII giornata mondiale dell'igiene delle mani, si svolgerà una giornata di formazione dal titolo "La sicurezza delle cure comincia dalle mani".Lavarsi le mani è un importante strumento per prevenire il diffondersi di infezioni e combattere la antibiotico-resistenza, una delle più gravi minacce alla salute globale. Lo ricorda l’Organizzazione Mondiale della Sanità, in occasione della giornata mondiale dell’igiene delle mani, che si celebra il 5 maggio e il cui slogan è «La lotta contro l’antibiotico-resistenza è nelle tue mani». Una giornata importante, secondo l’Oms, per modificare i comportamenti e ridurre la diffusione di infezioni che possono rivelarsi letali, soprattutto quelle contratte negli ospedali.A partire dalla metà dell’Ottocento, fu il medico Ignaz Semmelweis, ginecologo ungherese, il precursore che iniziò i primi studi sull’argomento. Nell’ospedale viennese dove lavorava all’epoca Semmelweis, medici e studenti andavano nelle sale parto dopo aver eseguito autopsie e nessuno si preoccupava di lavarsi le mani. È proprio con le mani sporche e piene di germi provenienti dalle autopsie eseguite sulle puerpere morte, i ginecologi di quel tempo, diffondevano le infezioni.Semmelweis dispose delle nuove norme nell’ospedale, infatti tutti i medici e gli studenti, prima di entrare in sala parto, dovevano disinfettarsi le mani con il cloruro di calcio. I risultati di questo nuovo metodo furono strepitosi: la mortalità per febbre puerperale, cioè per sepsi materna, passò dall’11% all’1%.Sono passati ben 150 anni da quel maggio 1847, quando Semmelweis dispose l’obbligatorietà del lavaggio delle mani tra i suoi collaboratori, ma ancora oggi rappresenta una pratica negletta tra il personale sanitario, che al contrario è in grado di salvare numerose vite.Gli ospedali di tutto il mondo sono costantemente impegnati ad addestrare il personale sanitario sulla tecnica di lavaggio delle mani e ad informarlo sulla sua importanza per prevenire le infezioni correlate all’assistenza.La sicurezza delle cure comincia dalle mani.
Il 1 marzo prenderà avvio la formazione dei nuovi auditor del sistema di gestione per la qualità aziendale. Gli aspiranti auditor interni parteciperanno a 6 giornate di formazione nel corso delle quali verranno illustrati i modelli di riferimento del sistema qualità aziendale, le metodologie e gli stumenti dell'audit.
Il 28 febbraio dalle ore 14.30 alle 15.30, presso la sala riunioni dell'UO per la Qualità e Rischio Clinico al PO Vittorio Emanuele, si svolgerà un incontro con i coordinatori dei gruppi di lavoro che dovranno procedere alla revisione delle procedure aziendali.
L’audit interno del sistema di gestione per la qualità ed il rischio clinico è un processo di verifica del grado di aderenza delle pratiche assistenziali ai modelli di riferimento rappresentati dalle norme cogenti, dalle evidenze scientifiche, dalle buone patiche cliniche ed organizzative, dalle procedure aziendali. Il personale del ruolo sanitario interessato a svolgere le attività di audit può inviare la domanda, corredata dal corriculum vitae datato e firmato, a : qualita.rischioclinico@policlinico.unict.it entro il 30/10/2017iscrizione on line
La global sepsis alliance ha organizzato il 2° world sepsis congress dedicato, quest’anno, alla sepsi materno infantile. L’evento è stato seguito in streaming con traduzione simultanea da oltre 200 tra professionisti sanitari, specializzandi e studenti delle professioni sanitarie presso l’auditorium A. Mazzeo del Presidio Vittorio Emanuele. La sepsi è una condizione che complica un processo infettivo coinvolgendo tutti gli organi ed apparati, rappresentandone spesso l’evento finale e tragicamente conclusivo.La sepsi infatti uccide quattro volte più del tumore del colon, cinque volte più dell’ictus e dieci volte più dell’infarto miocardico. Il tasso di mortalità oscilla fra il 30 e il 60 per cento ed è spesso collegata a germi diventati resistenti ai trattamenti antibiotici a causa dell’uso non sempre appropriato che viene fatto di questi farmaci; nella sola Europa si contano più di 700.000 casi l’anno ed un quinto di questi ha un esito fatale con una particolare drammatica incidenza fra i pazienti ricoverati nelle terapie intensive. All’evento sono intervenuti: il dr. Giuseppe Giammanco, Direttore Generale dell’ASP di Catania, l dr. Antonio Lazzara, Direttore Sanitario dell’AOU Policlinico-OVE, il prof. Giuseppe Ettore, Direttore UOC Ostetricia e Ginecologia dell’ARNAS Garibaldi, la professoressa Manuela Caruso ed il prof. Marco Palumbo, direttori rispettivamente delle scuole di specializzazione di pediatria e di ginecologia ed ostetricia.Nel corso del pomeriggio il dr. Vincenzo Parrinello, responsabile dell’U.O. per la Qualità e Rischio Clinico dell’AOU Policlinico-Vittorio Emanuele, ha presentato i risultati del progetto interaziendale networking sepsis che che coinvolge tutti gli ospedali della provincia di Catania e che ha lo scopo di migliorare gli outome dei casi di sepsi.La professa, M. Astuto, direttore della scuola di specializzazione in anestesia e rianimazione dell’università di Catania, il dr. Raffaele Falsaperla, direttore dell’U.O. di Pediatria del PO Vittorio Emanuele, la dr.ssa Mary Betta, Neonatologo del PO G. Rodolico e la prof. Stefania Stefani, professore ordinario di microbiologia dell’univerità di Catania, hanno presentato una carrellata di esperienze personali e casi clinici.Il congresso si quindi è articolato in 2 sessioni che hanno riguardato la sepsi materna e la sepsi nel neonato con relazioni di esperti di diversi Paesi del mondo che hanno presentato le più moderne ed innovative acquisizioni sugli aspetti relativi alla gestione della sepsi materno-infantile. Gli interventi del world sepsis congress sono stati commentati dal dr. Antonino Rapisarda, Direttore UOC Ostetricia e Ginecologia del PO S. Bambino, dalla dr.ssa Angela Motta, Direttore UOC neonatologia e UTIN dell’ARNAS Garibaldi e dal dr. Pietro D’amico, Direttore ff UOC neonatologia e UTIN dell’AO Cannizzaro. L’evento ha rappresentato una grande opportunità per apprendere dai maggiori esperti di sepsi di tutto il mondo.
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I nostri progetti
GLOBAL TRIGGER TOOL
LEAN MANUFACTORING
Lo strumento Global Trigger Tool dell’IHI per la quantificazione degli eventi avversi fornisce un metodo facile da usare per identificarli con precisione e per monitorarne il tasso del tempo.
Il lean manufactoring in healthcare è un approccio gestionale all'organizzazione sanitaria che ha lo scopo di creare il massimo valore per i pazienti riducendo gli sprechi e le attese.
I patient decision aids (PDA) sono strumenti di supporto decisionale per aiutare i pazienti a compiere scelte informate sulla propria salute tenendo conto dei valori e delle preferenze individuali.
Per umanizzazione s’intende quel processo in cui si deve porre il malato al centro della cura; segna il passaggio da una concezione del malato come portatore di una patologia ad una come persona.
Il progetto sepsi è finalizzato alla promozione di una nuova cultura assistenziale e organizzativa, alla definizione ed alla diffusione di una serie di buone pratiche basate sulle evidenze.
Il 13 settembre scorso, in occasione del “World Sepsis Day”, presso l’aula Magna dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Catania, si è svolto un convegno dal titolo “La sepsi: come, dove e quando”.
Nel sito del Sistema Nazionale Linee Guida-Istituto Superiore di Sanità è stata pubblicata la linea guida "Emorragia post partum: come prevenirla, come curarla"